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Le sfide dell'allattamento al seno

Nove problemi nell'allattamento al seno durante il primo mese: risolti

Tempo di lettura: 1 min.

Nove problemi nell'allattamento al seno durante il primo mese: risolti

Il consiglio dell'esperta su come superare problemi comuni nell'allattamento al seno durante il primo mese

Una madre allatta il suo bambino a casa, in salotto, mentre la nonna del bambino la sostiene.

L'allattamento al seno è un'abilità che si apprende, così come si impara a guidare; durante il primo mese alcune mamme e alcuni neonati potrebbero incontrare degli ostacoli. Occorrono tempo e pratica affinché diventi un gesto istintivo per entrambi. Affrontare adesso le sfide poste dall'allattamento al seno significa avere migliori possibilità di avviare una buona produzione di latte e di continuare ad allattare più a lungo. Ecco i miei consigli su come superare le difficoltà più comuni riscontrate dalle mamme che allattano al seno tra la fine della prima settimana e la fine del primo mese.

Problema 1: sento un nodulo doloroso al seno

Noduli e bozzoli al seno possono comparire durante l'allattamento per una serie di motivi. Uno dei più comuni è la presenza di un dotto bloccato che provoca la formazione di un nodulo duro, che può essere doloroso e sensibile.

Soluzioni1,2,3

  • Massaggia la zona interessata, soprattutto durante l'allattamento e l'estrazione, così da favorire lo sblocco del dotto.
  • Passa delicatamente un asciugamano caldo sul seno oppure fatti una doccia o un bagno caldi prima di allattare, così da alleviare il dolore.
  • Continua ad allattare normalmente per evitare un accumulo di latte che può, a sua volta, provocare mastite.
  • Cerca di estrarre dal seno interessato dopo le poppate, così da garantire un buon drenaggio del latte e da favorire lo sblocco del dotto, permettendone il corretto funzionamento. Puoi esplorare il portfolio completo di tiralatte Medela e scegliere quello che fa per te.
  • Informati sulla terapia a ultrasuoni. Se soffri spesso di dotti bloccati, il consulente per l'allattamento o lo specialista per l'allattamento potrebbero consigliarti questo trattamento, che può favorire la ripresa del flusso di latte. La terapia viene eseguita da fisioterapisti.
  • Consulta un professionista sanitario se noti dei segnali di infezione (seno arrossato e dolente o sintomi simili all'influenza come febbre alta, dolori o mal di testa) oppure se ritieni che il nodulo non sia collegato all'allattamento al seno.

Problema 2: il mio seno è arrossato e dolente

Se uno o entrambi i tuoi seni sono arrossati e dolenti e se la causa non è riconducibile a un dotto bloccato probabilmente soffri di mastite, una condizione causata dall'infiammazione del tessuto mammario. I sintomi includono un'area arrossata e calda, sensibilità al tocco e sintomi simili a quelli dell'influenza (sensazione di caldo e freddo, dolori ossei e una temperatura superiore ai 38,5 °C). Se noti la presenza di questi sintomi consulta subito un medico. La mastite deve essere curata immediatamente, perché può peggiorare nel giro di poche ore.3

Le possibili cause della mastite sono:

  • un dotto bloccato e non curato
  • batteri entrati nel seno attraverso capezzoli screpolati o danneggiati
  • un attaccamento inadeguato al seno
  • lunghe pause tra una poppata e l'altra
  • seni troppo pieni
  • indossare reggiseni o indumenti troppo stretti e che "affondano" nella pelle
  • uno svezzamento repentino del bambino
  • una produzione eccessiva di latte

Soluzioni3
Oltre a consultare il medico puoi anche provare a prenderti cura di te adottando i consigli di seguito:

  • Per alleviare il dolore prendi paracetamolo o ibuprofene (ma non aspirina) seguendo le istruzioni nella confezione o chiedendo consiglio a un farmacista.
  • Continua ad allattare al seno o a estrarre il latte in modo frequente. Il bambino può continuare a nutrirsi tranquillamente del tuo latte. Il flusso del latte aiuterà a riaprire eventuali dotti bloccati e a prevenire un ulteriore accumulo di latte, mentre interrompere improvvisamente l'allattamento potrebbe aggravare i sintomi. Potresti anche dover estrarre il latte rimasto dopo ogni poppata.
  • Offri al bambino il seno interessato per primo: potrebbe favorirne il corretto drenaggio. Se ti sembra troppo doloroso, inizia dall'altro lato e poi cambia seno una volta avviato il flusso del latte.
  • Riposati, bevi e mangia bene. Assicurati di assumere molti liquidi e di mangiare cibi nutrienti.
  • Massaggia la zona interessata sotto la doccia calda o mentre fai un bagno caldo oppure applica pressione utilizzando un asciugamano caldo o un impacco caldo per sbloccare il dotto e alleviare i sintomi prima di allattare o di estrarre il latte.
  • Dopo le poppate usa un impacco freddo per ridurre l'infiammazione. 

Problema 3: mi sento esausta

Talvolta nelle prime settimane l'allattamento al seno può sembrare stancante e interminabile. Probabilmente allatti il tuo bambino a intervalli brevi, giorno e notte, mentre ti stai ancora riprendendo dal parto.

Soluzioni

  • Prenditi cura di te. Potrebbe essere più facile a dirsi che a farsi quando si ha un neonato, ma cerca di riposare il più possibile, di mangiare in modo sano e regolare e di bere molta acqua. Chiedi aiuto al tuo partner, ai tuoi familiari e agli amici e, se te lo puoi permettere, assumi qualcuno che ti dia una mano.
  • Allatta da distesa. Questa posizione può risultare più rilassante e provocare minore pressione su eventuali punti dolenti, punti di sutura o cicatrici da taglio cesareo.
  • Non saltare nessuna poppata. Una persona a te cara e spinta da buone intenzioni potrebbe offrirsi di nutrire il tuo bambino con un biberon mentre tu riposi. Nonostante la proposta possa sembrare allettante, durante le prime quattro settimane è consigliabile avviare la produzione di latte allattando al seno. Una volta che l'allattamento al seno sia avviato puoi provare a somministrare al bambino un biberon di latte estratto, ma fino ad allora chiedi a familiari e amici di occuparsi di altre faccende, mentre tu ti concentri sull'allattamento.

Problema 4: come faccio a produrre quantità maggiori di latte materno?

È facile perdere fiducia nella produzione di latte del tuo seno, soprattutto quando il bambino ha scatti di crescita, normali a tre-quattro settimane. Potresti pensare che il numero di poppate è aumentato perché la tua produzione di latte non è più sufficiente, ma se il bambino continua a bagnare e a sporcare lo stesso numero di pannolini (vedi allattamento al seno: cosa aspettarsi durante il primo mese), è probabile che si nutra più spesso per avere conforto. Il bambino può facilmente sentirsi travolto da tutte le nuove cose che vede e sente attorno a sé: l'allattamento al seno lo fa invece sentire al sicuro.4

Soluzioni4,5

  • Evita di integrare le poppate con latte in polvere a meno che i consulenti sanitari siano preoccupati dell'aumento di peso del tuo bambino o dei suoi livelli di idratazione. Continua a offrirgli il seno così da aumentare in modo naturale la tua produzione di latte: vedrai che presto sarà di nuovo al passo con le esigenze del bambino.
  • Non seguire un programma di alimentazione. Allatta il bambino ogniqualvolta te lo chiede, affinché la tua produzione sia in linea con il suo fabbisogno.
  • Usa un tiralatte per aumentare la produzione di latte, ma continua anche ad allattare al seno.

Problema 5: ho troppo latte

L'iperlattazione, ossia la produzione eccessiva di latte, può provocare difficoltà nell'allattamento al seno per te e il tuo bambino. Mentre tu sei afflitta da seni gonfi che hanno perdite e sono fastidiosi, il tuo bambino potrebbe fare fatica ad attaccarsi al seno, soffocarsi a causa del flusso di latte troppo veloce e non riuscire a terminare adeguatamente la poppata.6

Soluzioni

  • Rimuovi una piccola quantità di latte materno all'inizio di ogni poppata in modo da ridurre la forza di erogazione. Non estrarne troppo, perché potresti peggiorare la produzione eccessiva di latte; estraine quanto basta per alleviare il dolore. Prova a estrarre il latte manualmente o con un tiralatte (dai uno sguardo alla nostra gamma di tiralatte per trovare quello che fa per te).
  • Usa un asciugamano o un panno in mussola per assorbire il latte in eccesso oppure indossa una coppa raccoglilatte sull'altro seno affinché assorba le perdite mentre allatti.
  • Assicurati che il bambino si senta sostenuto. Tienilo in modo fermo (lo farà sentire al sicuro) e in una posizione comoda in cui riesca a muovere la testa. Parlagli dolcemente durante il veloce flusso di latte iniziale, così da ridurre le probabilità che venga colto di sorpresa e si allontani dal seno.
  • Chiedi consiglio a un consulente per l'allattamento o a uno specialista dell'allattamento che, dopo avervi incontrati, potrebbe suggerire l'allattamento da un solo seno per volta o da un unico seno per uno specifico intervallo di ore, così da regolare la tua produzione di latte.
  • Sii paziente. I problemi nella produzione di latte solitamente si risolvono dopo qualche settimana.

Problema 6: il mio seno è asimmetrico!

Il tuo bambino potrebbe preferire attaccarsi a un seno piuttosto che all'altro oppure uno dei due seni potrebbe produrre più latte rispetto all'altro; i tuoi seni potrebbero quindi essere di misure o di forme diverse. È una situazione molto comune durante l'allattamento al seno, ma non deve essere motivo di preoccupazione. Se non crea problemi a te o al bambino non occorre che tu faccia nulla; ma se ti fa sentire a disagio esistono alcune tecniche che puoi provare.

Soluzioni

  • Offri per primo il seno meno usato a ogni poppata visto che il tuo bambino all'inizio succhia più energicamente.
  • Utilizza un tiralatte per favorire l'aumento della lattazione nel seno meno efficiente.
  • Non trascurare il seno più pieno. Dovrai continuare ad allattare anche dal seno più grande per evitare di incorrere in dotti lattiferi bloccati o mastite.
  • Consulta un medico. A volte il fatto che si alimenti da un solo lato potrebbe essere dovuto ad una infezione all'orecchio del tuo bambino. Alcune posizioni possono, quindi provocargli malessere: una posizione più verticale in questi casi può essere d'aiuto. In caso di infezione al seno, invece, il gusto del tuo latte potrebbe cambiare e non piacergli.

Problema 7: ho una vescica sul capezzolo

Le frequenti poppate a volte possono provocare uno sfregamento doloroso o una bolla di sangue sul seno, sul capezzolo o sull'areola.7

Soluzioni

  • Chiedi a un consulente per l'allattamento o a uno specialista dell'allattamento di controllare l'attacco del tuo bambino. Un attacco superficiale può provocare vesciche sul capezzolo o sull'areola.
  • Prendi paracetamolo o ibuprofene (ma non aspirina) fino a un'ora prima della poppata successiva per alleviare il dolore durante l'allattamento.
  • Prova diverse posizioni di allattamento per evitare di esercitare pressione sull'area dolente.
  • Usa una crema alla lanolinaultra pura per alleviare il dolore.    
  • Indossa dei proteggi capezzoli per evitare che gli indumenti irritino la vescica e per favorirne la guarigione attraverso la circolazione dell'aria oppure prova con i cuscinetti idrogel raffreddati per alleviare il dolore e agevolare la guarigione.
  • Prova a estrarre il latte. L'uso di un tiralatte può essere un modo alternativo per ottenere latte senza peggiorare la vescica. Assicurati di utilizzare una coppa per il seno della misura corretta affinché il capezzolo possa muoversi liberamente e non sfreghi contro il condotto della coppa stessa.
  • Non schiacciare la vescica perché potresti causare un'infezione.
  • Consulta un medico se il problema persiste e se ti provoca dolore.

Problema 8: ho un puntino bianco dolente sul capezzolo

Se l'ingresso di un dotto lattifero si ostruisce a causa di latte addensato o se vi si forma sopra un sottile strato di pelle, potresti notare un puntino bianco o giallo sulla punta del capezzolo. I dotti lattiferi ostruiti, a volte chiamati vesciche da latte o vescicole, possono provocare ad alcune mamme un dolore localizzato, soprattutto durante l'allattamento al seno o l'estrazione. Altre non provano alcun dolore. Le vescicole bianche possono durare giorni o settimane, fino a quando la pelle finalmente si rompe e il latte rappreso può uscire.8

Soluzioni

  • Segui i consigli forniti in precedenza per il trattamento delle vesciche da sfregamento.
  • Libera l'ostruzione se noti che il latte rappreso è sporgente: prova a rimuoverlo delicatamente con le unghie perfettamente pulite.
  • Continua ad allattare al seno o a estrarre il latte per stimolare il ripristino del normale funzionamento del dotto. Non succederà nulla al tuo bambino se si sblocca mentre lo stai allattando.
  • Applica un asciugamano caldo e umido sulla vescicola appena prima di allattare o di estrarre il latte per sollecitare l'apertura del dotto. Prova anche a strofinarla rapidamente con un asciugamano pulito e umido.
  • Estrai il latte manualmente prima di allattare per provare a spingere il latte rappreso. Se ciò non aiuta, allatta o estrai il latte normalmente. Ripeti quest'operazione più volte al giorno.
  • Immergi un batuffolo di cotone in olio d'oliva e inseriscilo nel reggiseno accanto al capezzolo con la vescicola. Potrebbe aiutare ad ammorbidire la pelle.
  • Se il problema persiste consulta un medico. Un professionista sanitario, un consulente per l'allattamento o uno specialista dell'allattamento possono rimuovere l'ostruzione con un ago sterile. Quest'operazione dovrebbe essere eseguita dopo l'allattamento, quando la vescicola è più evidente.

Problema 9: sento dolore ai capezzoli durante l'allattamento al seno

È normale che i capezzoli siano sensibili al tocco o addirittura dolenti nelle prime fasi di allattamento al seno, ma solitamente il problema si risolve nel giro di qualche giorno. Se l'attacco al seno del tuo bambino è già stato controllato da un esperto e se il dolore ai capezzoli persiste o si presenta ogni volta che allatti al seno, per risolvere il problema potrebbe essere necessario l'aiuto di un medico.2,7

Se noti uno di questi sintomi in uno o entrambi i seni, mentre allatti o dopo aver allattato, potresti avere un'infezione batterica o il mughetto:

  • capezzoli che bruciano, prudono o pizzicano, moderatamente o notevolmente
  • dolore ai capezzoli che aumenta quando indossi abiti che toccano il seno
  • dolore ai capezzoli persistente nonostante le modifiche apportate al modo di attaccarsi del bambino  
  • capezzoli sensibili al tocco
  • fitte, dolore lancinante, bruciore o dolore molto acuto
  • seno dolorante durante le poppate e fino a un'ora dopo
  • capezzoli di colore rosa acceso
  • un cambiamento nel colore o nell'aspetto dell'areola, che diventa rosa acceso, più scura, secca o screpolata
  • uno sfogo cutaneo bianco sull'areola o sul seno

Fai attenzione anche ai sintomi che potrebbe presentare il tuo bambino:

  • macchie o patina bianca e spessa sulla lingua
  • chiazze bianche sulle guance che non riesci a rimuovere
  • un'eruzione cutanea di un rosso acceso e con la presenza di macchie sul sedere, che non scompare dopo aver utilizzato una crema per eritema da pannolino

Soluzioni7

  • Consulta un medico. Il tuo consulente sanitario vorrà probabilmente eseguire un tampone dei capezzoli per verificare se è presente un'infezione ed eventualmente di che tipo. Le infezioni batteriche vengono curate diversamente rispetto al mughetto (candida), perciò è opportuno iniziare il trattamento corretto il prima possibile. Le cause del dolore ai capezzoli possono anche essere diverse, come un eczema, una psoriasi o un angiospasmo (il restringimento dei vasi sanguigni) nella mamma o un attacco non corretto o l'anchiloglossia nel bambino; di conseguenza, è importante ricevere una diagnosi adeguata.
  • Mantieni una buona igiene. Lavati le mani prima e dopo l'allattamento al seno, dopo l'applicazione di eventuali trattamenti e anche dopo aver cambiato il pannolino al bambino. Cambia spesso le coppette assorbilatte, lava i reggiseni, le canottiere e gli asciugamani a temperature elevate e pulisci attentamente le coppe per il seno e qualsiasi altro oggetto che entra in contatto con la bocca del bambino, come le tettarelle.
  • Lascia asciugare i capezzoli dopo aver allattato, in quanto le infezioni prosperano in ambienti caldi e umidi.
  • Se, trascorsi alcuni giorni, non noti alcun miglioramento fai nuovamente visita al tuo consulente sanitario. Non lasciare che il problema peggiori.
Bibliografia

1. Academy of Breastfeeding Medicine Protocol Committee. ABM clinical protocol# 20: Engorgement. Breastfeed Med. 2009;4(2):111-113.

2. Jacobs A et al. S3-guidelines for the treatment of inflammatory breast disease during the lactation period. Geburtshilfe und Frauenheilkunde. 2013;73(12):1202-1208.

3. Amir LH. Academy of Breastfeeding Medicine Protocol Committee. ABM clinical protocol# 4: Mastitis, revised March 2014. Breastfeed Med. 2014;9(5):239-243.

4. Kent JC et al. Principles for maintaining or increasing breast milk production. J Obstet, Gynecol, & Neonatal Nurs. 2012;41(1):114-121.

5. Amir L. Breastfeeding managing ‘supply’ difficulties. Aust fam physician. 2006;35(9):686.

6. Trimeloni L, Spencer J. Diagnosis and management of breast milk oversupply. Journal Am Board Fam Med. 2016;29(1):139-142.

7. Berens P et al. Academy of Breastfeeding Medicine. ABM Clinical Protocol# 26: Persistent pain with breastfeeding. Breastfeed Med. 2016;11(2):46-53.

8. Australian Breastfeeding Association [Internet] White spot nipple; March 2015 [Accessed 08.02.2018].

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