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Come gestire eventuali problematiche

Sei problemi nella prima settimana di allattamento: soluzioni

Tempo di lettura: 6 min.

Hai difficoltà ad allattare al seno il tuo neonato? Leggi i consigli dell'esperta che ti aiuteranno a risolvere i problemi più comuni nell'allattamento al seno durante la prima settimana

L'allattamento al seno non è sempre facile e non pensare di essere l'unica se ti trovi in difficoltà. Anzi, uno studio statunitense condotto su 500 mamme ha rivelato che il 92% di esse ha riferito difficoltà ad allattare al seno entro il terzo giorno.1 Fortunatamente, molte difficoltà legate all'allattamento al seno sono semplici da affrontare. Ecco le mie soluzioni ai problemi più comuni riscontrati dalle madri durante la prima settimana.

Problema 1: l'allattamento al seno fa male!

Il dolore durante l'allattamento al seno si presenta solitamente sotto forma di capezzoli dolenti e sensibili al tocco, soprattutto una volta avvenuta la montata lattea, intorno al secondo-quarto giorno dalla nascita.2 Il bambino si alimenterà ogni paio d'ore, con la conseguenza che il problema possa peggiorare velocemente; inoltre, alcune madri riscontreranno capezzoli screpolati, sanguinanti o la comparsa di vesciche. Ahia!

Soluzioni3

  • Verifica l'attacco del bambino. La causa più probabile del dolore che provi durante l'allattamento al seno è un attacco non corretto. Durante la poppata il neonato dovrebbe avere in bocca un'ampia porzione della parte inferiore dell'areola (la pelle di colore scuro attorno al capezzolo), il capezzolo dovrebbe essere direzionato verso il suo palato e venire leggermente piegato verso il basso dalla lingua.
  • Parla con un consulente per l'allattamento o con uno specialista dell'allattamento per verificare che la bocca e il corpo del bambino siano posizionati correttamente ed escludere altri problemi legati all'attacco. Potrebbero anche voler esaminare l'interno della bocca del bambino per verificare eventuali problemi fisici.
  • Prova diverse posizioni di allattamento. Una posizione in cui sei inclinata all'indietro o distesa, la posizione dell'abbraccio trasversale o la presa sottobraccio (a rugby) potrebbero alleviare la pressione sulle zone più dolenti del seno.
  • Dopo le poppate pulisci delicatamente i capezzoli danneggiati con diversi batuffoli di cotone imbevuti d'acqua per rimuovere eventuali residui che potrebbero causare infezione.
  • Asciuga i capezzoli all'aria o tamponali con un panno in mussola o un asciugamano morbidi e molto puliti, in quanto le infezioni tendono a prosperare in condizioni di umidità. Impiega coppette assorbilatte usa e getta o lavabili per assorbire eventuali perdite di latte, ricordandoti di sostituirle con regolarità.
  • Dai sollievo ai tuoi capezzoli. Lenisci il dolore e la pelle disidratata con una crema alla lanolina ultra pura oppure applica delicatamente alcune gocce del tuo latte. In entrambi i casi non sarà necessario pulire i capezzoli prima della poppata successiva. Puoi anche provare con dei cuscinetti idrogel estratti direttamente dal frigorifero. Queste medicazioni per i capezzoli donano una sensazione di freschezza all'area interessata e alleviano istantaneamente il dolore causato dall'allattamento al seno, creando condizioni di guarigione ideali.
  • Proteggi i tuoi capezzoli. I proteggi capezzolo evitano che gli indumenti sfreghino contro le zone dolenti.
  • Sii paziente. Il dolore tende a calmarsi dopo qualche giorno, quando il tuo corpo si sarà abituato ad allattare e la suzione del tuo bambino sarà diventata più efficace.
  • Se dopo alcuni giorni il dolore durante l'allattamento al seno persiste, parla con un professionista sanitario, un consulente per l'allattamento o uno specialista dell'allattamento. Il dolore continuo ai capezzoli potrebbe essere indizio di infezione e potrebbe richiedere un trattamento.

Problema 2: il mio bambino non si attacca correttamente

Alcuni neonati semplicemente sembrano non riuscire ad attaccarsi al meglio. Potreste avere entrambi bisogno di più tempo per coordinare l'allattamento; oppure il tuo bambino è nato prematuro, non si è ancora ripreso da un parto difficile o i tuoi capezzoli sono introflessi o piatti.

Soluzioni

  • Chiedi aiuto a un consulente per l'allattamento o a uno specialista dell'allattamento affinché possano diagnosticare il problema e ideare un piano per risolverlo.
  • Estrofletti eventuali capezzoli introflessi o piatti. I modellatori del capezzolo si indossano comodamente sotto al tuo reggiseno e applicano una pressione delicata che favorisce l'estroflessione dei capezzoli e, di conseguenza, l'allattamento al seno.
  • Adotta diverse posizioni per agevolare il tuo neonato. Per nutrirsi efficacemente deve sentirsi sostenuto, comodo e in grado di respirare. Assicurati di non trattenergli né spingergli la testa. Uno stile di allattamento rilassato e gestito dal bambino lo spinge a fare leva sui riflessi innati, facilitandogli il compito di raggiungere il seno e attaccarvisi.4
  • Durante la poppata fai piccoli cambiamenti. Invece di attaccare e staccare continuamente il bambino dal seno, comportando frustrazione per entrambi, assicurati che sia comodo e posizionato bene. Tieni il suo corpo e il suo sedere vicini a te, sorreggilo lungo le spalle e tienilo in modo saldo così da farlo sentire sicuro.  Appoggiagli la testa sul tuo polso, in modo che possa piegarsi leggermente all'indietro e fai in modo che il suo naso abbia più spazio per respirare. Il suo mento deve essere vicino al tuo seno. Se nemmeno qualche piccola modifica sembra migliorare la comodità del tuo bambino, chiedi consiglio a un consulente per l'allattamento o a uno specialista dell'allattamento.
  • Allatta utilizzando dei paracapezzoli. Se il bambino non riesce ad attaccarsi il consulente per l'allattamento o lo specialista dell'allattamento potrebbero consigliarti di usare dei paracapezzoli, così da offrirgli una superficie più ampia e salda a cui attaccarsi. I paracapezzoli vengono generalmente considerati una soluzione a breve termine.

Problema 3: non ho latte materno a sufficienza

Inizialmente produrrai piccole quantità di latte materno, in quanto i cambiamenti ormonali che innescano la produzione di latte avvengono lentamente e non terminano prima del secondo-quarto giorno.2 Ciò potrebbe portarti a pensare che il tuo bambino non stia ricevendo abbastanza latte, ma essendo il suo stomaco ancora molto piccolo e nutrendosi frequentemente, questo non è un problema. Durante i primissimi giorni ti devi preoccupare solamente se il bambino perde più peso del previsto, se non bagna e sporca abbastanza pannolini o se mostra segni di disidratazione. Per una spiegazione completa su quante volte il bambino dovrebbe fare la pipì e la popò leggi allattamento al seno di un neonato: cosa aspettarsi durante la prima settimana.

Soluzioni

  • Chiedi consiglio a un consulente per l'allattamento, a uno specialista dell'allattamento o a un professionista sanitario, che sapranno valutare l'eventuale presenza di un problema nella produzione di latte. Prima chiedi aiuto meglio è.
  • Allatta in base alle sue richieste, non seguendo uno schema. Durante la prima settimana dopo il parto il neonato vorrà nutrirsi almeno ogni due-tre ore (o anche più spesso!), sia di giorno che di notte. Questa frequenza aiuta a dare il via alla tua produzione di latte.
  • Prenditi cura di te. Non è sempre facile occuparsi di un neonato, ma cerca di riposarti ogni volta che puoi, di mangiare bene e di ricevere più aiuto possibile con le faccende domestiche e con eventuali altri bambini più grandi così che tu possa concentrarti sull'allattamento al seno..
  • Prova a estrarre il latte. Se nonostante si nutra spesso il bambino non prende peso, un consulente per l'allattamento o uno specialista dell'allattamento potrebbero consigliarti di estrarre il latte in modo da favorirne la produzione. Se non hai ancora avuto la montata lattea, il tiralatte ospedaliero elettrico doppio Medela Symphony è dotato del programma Initiate che imita il modo di nutrirsi dei neonati durante i primi giorni di vita.

Problema 4: il mio seno è molto pieno e duro

Una volta avvenuta la montata lattea il tuo seno diventerà più pieno e sodo. Questo cambiamento non causa problemi se il tuo bambino si nutre in modo adeguato e di frequente. Tuttavia, il seno di alcune donne può diventare duro come la pietra, sensibile al tocco, fastidioso e addirittura doloroso. Questa condizione viene chiamata ingorgo mammario. I seni con un ingorgo possono anche essere piuttosto caldi a causa di tutte le attività che avvengono al loro interno: c'è un intasamento in corso là dentro! L'ingorgo può anche provocare un appiattimento dei capezzoli, rendendo difficile per il bambino attaccarsi; tuttavia, questa situazione è solo temporanea e spesso si risolve in 24-48 ore.5

Soluzioni

  • Allatta frequentemente il bambino. Cerca di allattarlo almeno dalle otto alle 12 volte ogni 24 ore. Si tratta della soluzione principale da adottare in questa situazione. Per maggiori consigli e suggerimenti leggi il nostro articolo sull'ingorgo mammario.6,7
  • Chiedi consiglio a un professionista sanitario, a un consulente per l'allattamento o a uno specialista dell'allattamento nel caso in cui i sintomi persistano per più di 48 ore, nel caso di febbre o qualora l'ingorgo impedisca l'allattamento del bambino.

Problema 5: il mio seno perde latte

È molto comune notare delle perdite durante i primi giorni di allattamento al seno e una volta avvenuta la montata lattea. Le perdite possono verificarsi da un seno mentre stai allattando con l'altro, quando dormi a pancia in giù oppure quando qualcosa stimola inaspettatamente il tuo riflesso di eiezione, come un altro bambino che piange al supermercato. Le perdite solitamente si regolarizzano dopo circa sei settimane.

Soluzioni

  • Proteggi gli indumenti indossando giorno e notte sotto il reggiseno delle coppette assorbilatte usa e getta o lavabili.
  • Non sprecare neanche una goccia! Le coppe raccoglilatte sono adatte per essere indossate sotto al reggiseno e raccogliere il latte che fuoriesce. Risultano utili quando le perdite sono troppo abbondanti per le coppette assorbilatte o se un capezzolo tende a gocciolare durante l'allattamento dall'altro seno. Se lo desideri puoi conservare il latte raccolto, ma usa solamente quello raccolto durante una poppata. Conservalo in un contenitore sterile e, a meno che non debba somministrarlo subito al bambino, mettilo immediatamente in frigorifero e utilizzalo entro 24 ore. Non indossare coppe raccoglilatte per più di due-tre ore consecutive.

Problema 6: credo di produrre troppo latte

La montata lattea può essere davvero abbondante. Potresti avere una produzione eccessiva di latte per qualche settimana, che però dovrebbe presto stabilizzarsi.7 Fino ad allora il tuo seno potrebbe essere spesso rigido e dolente, anche subito dopo le poppate, e potresti notare abbondanti perdite di latte. La forza della tua eiezione potrebbe far tossire o rigettare il latte al bambino, che potrebbe vomitarlo appena viene mosso dopo la poppata e potrebbe soffrire di mal di pancia o fare popò a spruzzo, schiumose e verdognole. Questi sintomi possono essere indizio di una produzione eccessiva di latte, che però si sistemerà da sola una volta che il seno si sarà adeguato al suo nuovo compito.

Soluzioni

  • Estrai una piccola quantità di latte manualmente prima di ogni poppata per ridurre la forza del tuo riflesso di eiezione.
  • Prova ad allattare con la schiena inclinata all'indietro, permettendo così al bambino di controllare meglio il flusso di latte. Altrimenti, usa la posizione a culla: sorreggilo lungo le spalle, assicurandoti che la sua testa sia leggermente inclinata all'indietro e che poggi sul tuo polso. Il suo corpo sarà appoggiato al tuo e inclinato in diagonale.
  • Sii dolce e paziente. Permetti al bambino di riposarsi e di digerire il latte, sia durante sia dopo ogni poppata. Muoverlo troppo o troppo velocemente potrebbe farlo rigurgitare. Crescendo, riuscirà a gestire meglio il flusso che comunque probabilmente rallenterà.
  • Usa un asciugamano o un panno in mussola per asciugare eventuali rigurgiti, e indossa una coppa raccoglilatte sull'altro seno per raccogliere eventuali perdite.
  • Chiedi consiglio a un consulente per l'allattamento o a uno specialista dell'allattamento se dopo qualche settimana hai ancora difficoltàTi incontreranno e, nel caso ritengano necessario ridurre la tua produzione di latte, potranno suggerirti l'allattamento da un solo seno o l'interruzione dell'allattamento.

Leggi: difficoltà nell'allattamento al seno nelle settimane successive e sfide durante l'allattamento al seno dopo il primo mese

Bibliografia

1. Wagner EA et al. Breastfeeding concerns at 3 and 7 days postpartum and feeding status at 2 months. Pediatrics. 2013:peds-2013.

2. Pang WW, Hartmann PE. Initiation of human lactation: secretory differentiation and secretory activation. J Mammary Gland Biol Neoplasia. 2007;12(4):211-221.

3. Cadwell K. Latching‐On and Suckling of the Healthy Term Neonate: Breastfeeding Assessment. J Midwifery & Women’s Health. 2007;52(6):638-642.

4. Colson SD et al. Optimal positions for the release of primitive neonatal reflexes stimulating breastfeeding. Early Hum Dev. 2008;84(7):441-449.

5. Jacobs A et al. S3-guidelines for the treatment of inflammatory breast disease during the lactation period. Geburtshilfe Frauenheilkd. 2013;73(12):1202-1208.

6. Amir LH. Academy of Breastfeeding Medicine Protocol Committee. ABM clinical protocol# 4: Mastitis, revised March 2014. Breastfeed Med. 2014;9(5):239-243.

7. Academy of Breastfeeding Medicine Protocol Committee. ABM clinical protocol# 20: Engorgement. Breastfeed Med. 2009;4(2):111-113.

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